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LA FRUTTA FA BENISSIMO, MA ATTENZIONE ALL’ECCESSO!

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LA FRUTTA FA BENISSIMO, MA ATTENZIONE ALL’ECCESSO!
29 settembre 2021
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L’OMS consiglia gran voce il consumo giornaliero di frutta e verdura, in particolare 5 porzioni ripartite in 3 di frutta fresca di stagione e 2 di verdura di stagione.
Il principio cardine della Natural Diet è proprio la stagionalità e non mi stancherò mai di dirlo: consumare i vegetali nel loro periodo è fondamentale perchè permette di reperire facilmente frutta e verdura coltivata con modalità “non forzate” e permette, inoltre, di godere del massimo livello di vitamine e sali minerali contenuti in essa.
Non ultimo il sapore: assecondare la stagionalità significa mangiare vegetali più saporiti e genuini.

Nei miei piani alimentari questi alimenti non devono mai mancare e, la frutta viene quasi sempre consigliata a colazione o come spuntino, ma mai vicino al pranzo o alla cena, a meno che non accompagni delle insalatone miste.
Nella frutta fresca, infatti, possiamo trovare tante sostanze dal potere antiossidante utili a rallentare il processo di invecchiamento cellulare e a migliorare il nostro sistema immunitario.
Le persone che non consumano frutta e verdura sono facilmente riconoscibili perchè hanno quasi sempre un incarnato pallido, spento ed ingrigito, hanno spesso la pelle secca e sono caratterizzate dalla presenza di rughe anche in età precoce.
La mancanza di vitamine e sali minerali non è da sottovalutare per l’ottimo funzionamento dell’organismo e sono diverse le patologie serie in cui sì può incorrere quando queste vengono a mancare.

Premesso ciò devo però appuntare che l’eccesso di consumo di frutta, soprattutto quella più zuccherina come fichi, banane, cachi ed uva può portare “paradossalmente” anche ad un aumento del peso, a causa della presenza del FRUTTOSIO.

Il Fruttosio è “lo zucchero della frutta”, ma non solo, possiamo trovarlo anche nel miele, nello sciroppo d’acero e d’agave ed anche sottoforma di cristalli di fruttosio puro, un dolcificante molto simile allo zucchero bianco che, ormai, sempre più comunemente ritroviamo nelle nostre credenze e nelle bustine dei bar insieme a quelle di zucchero ed aspartame.

Un consumo moderato di fruttosio ha chiaramente i suoi risvolti positivi:

Ha un valore energetico leggermente inferiore a quello dello zucchero (3,5 kcal per 1 gr contro le 4 kcal dello zucchero bianco o saccarosio) 
Ha un indice glicemico più basso del saccarosio, quindi non fa alzare la glicemia ematica come lo zucchero bianco, tant’è vero che le persone diabetiche possono consumarlo
Ha un potere dolcificante nettamente maggiore, potremmo dire quasi doppio permettendo quindi di utilizzare quantitativamente meno fruttosio per dolcificare rispetto al quantitativo di zucchero corrispondente, dimezzando praticamente la dose.

Questi 3 motivi sono quelli che spingono generalmente i Nutrizionisti a consigliare l’utilizzo del Fruttosio al posto dello zucchero, ma io non sono totalmente d’accordo.
Innanzitutto non prescrivo mai i cristalli di fruttosio nelle diete perchè sì tratta sempre e comunque di un prodotto estremamente lavorato artificialmente e raffinato, tuttalpiù caldeggio il consumo del miele o dello sciroppo d’agave che sono prodotti naturali, ma mi raccomando sempre sul non esagerare!
Il Fruttosio, infatti, può creare tossicità epatica e sovraffaticamento renale a causa di meccanismi biochimici attraverso cui il suo eccesso non viene smaltito, come avviene per il glucosio, ma innesca dei meccanismi di accumulo di metaboliti nocivi come le N-glucosamine ed il Sorbitolo.

Le conseguenze più gravi che sì possono verificare a causa dell’abuso di fruttosio sono: la steatosi epatica e l’insulino resistenza.

La steatosi epatica: proprio perchè l’accumulo di fruttosio in eccesso avviene con facilità, esso va a verificarsi soprattutto a livello del fegato portando ad un eccesso di trigliceridi epatici e quindi il famoso “fegato grasso”
L’insulino resistenza una patologia pre-diabetica in cui l’eccesso di peso e l'accumulo di grasso addominale porta ad una mancata efficienza dell’insulina, l’ormone anabolico che ha il compito di far entrare il glucosio nelle cellule per nutrirle e compiere tutti i vari processi metabolici

Insomma, via libera alla frutta, ma con moderazione.
Scardinate questa credenza che la frutta sia come la verdura e “non faccia ingrassare” perchè non è affatto così.
Quando iniziate una dieta e siete presi da attacchi di fame frequenti evitate di addentare ogni volta un frutto, perchè le analisi del sangue e la bilancia potrebbero regalarvi inaspettate e sgradevoli sorprese. Piuttosto, esauriti gli spuntini di frutta canonici giornalieri prescritti, addentate un gambo di sedano, una carota cruda o dei finocchi: quelli che io chiamo snack “spezza-fame”, il vostro corpo vi ringrazierà!

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