Dieta Fodmap: in cosa consiste
La dieta low FODMAP, divulgata da Peter Gibson e da Susan Sheperd della Monash University di Melbourn dal 2006, viene ormai ampiamente accettata come dietoterapia nei pazienti affetti da disturbi gastrointestinali, come la Sindrome del Colon Irritabile o IBS (Irritable Bowel Syndrome).
Come indica il nome stesso, questo regime dietetico si basa sull’esclusione di carboidrati indicati nell’acronimo FODMAP, che sta per Fermentable Oligo-, Di- and Mono- saccharides And Polyols, ossia monosaccaridi, disaccaridi, oligosaccaridi e polioli fermentabili. Più nello specifico:
- Fruttani
- Galattani
- Lattosio
- Fruttosio
Nella pratica gli alimenti da evitare risultano essere:
- Frutta: mele, pere, albicocche, more, ciliegie, fichi, cachi, mango, pesche, prugne, pompelmo, anguria.
- Verdura: aglio, cipolla, funghi, carciofi, asparagi, porri, cavolfiore, topinambur.
- Cereali e pseudocereali: grano, kamut, orzo, segale, amaranto, farro, farina di lupino.
- Latticini: yogurt, latte contenente lattosio, kefir.
- Frutta secca: anacardi, pistacchi, datteri, fichi secchi e tutti gli altri tipi di frutta disidratata, bacche di Goji.
- Bevande: latte d’avena, latte di soia, tisana al finocchio, camomilla.
- Dolci e dolcificanti: miele, sciroppo d’agave, sciroppo di glucosio-fruttosio, tutti i dolcificanti in -olo.
Gli alimenti da assumere in maniera moderata sono:
- Frutta: cocco, avocado, melograno, banana.
- Verdura: sedano, barbabietola rossa, cavolo verza, zucca Butternut.
- Cereali e pseudocereali: mais, avena, cous cous di riso e mais.
- Latticini: ricotta.
- Frutta secca: mandorle, nocciole.
- Legumi: ceci in scatola, piselli, fagioli bianchi in scatola non secchi, lenticchie bollite.
- Bevande: tè nero, acqua di cocco, tisana al tarassaco, succo di arancia fresco o 99-100%. Il caffè e l’alcol, nonostante non siano high FODMAP, sono comunque irritanti per l’intestino.
Ovviamente gli alimenti sopraindicati sono genericamente quelli che principalmente provocano distensione, gonfiore, meteorismo, eventi diarroici e/o di stipsi. Ma, dopo una prima fase di eliminazione totale ed una seconda di reinserimento graduale, sarà possibile per ogni paziente costruire nuovamente una dieta con meno limitazioni, educando ogni singola persona a scegliere autonomamente i cibi di cui può nutrirsi, le combinazioni e le quantità.