FERTILITA' E DIETA: QUANTO INFLUISCE L'ALIMENTAZIONE
Quando si cerca una gravidanza, soprattutto se fatica ad arrivare, si presta attenzione a tutti i fattori che potrebbero interferire con la fertilità.
Esiste un vero e proprio rapporto tra fertilità e dieta, nel senso che alcuni nutrienti possono contribuire alla salute riproduttiva grazie all’azione che svolgono sui meccanismi biologici di concepimento e sviluppo embrionale.
Ovviamente, questo non significa che l’alimentazione sia in grado di sanare l’infertilità ma che il regime alimentare che si segue può influenzare in positivo o in negativo la possibilità di concepire.
In generale, quindi, la fertilità può trarre giovamento da una dieta ricca di grassi insaturi, cereali integrali, verdure e pesce sia negli uomini che nelle donne, mentre un eccesso di grassi saturi e di zuccheri raffinati può essere la causa (o concausa) di una minore fertilità.
Quali sono i nutrienti amici della fertilità?
- folato o acido folico, un tipo di vitamina B9 che svolge un ruolo essenziale per la formazione e la riparazione del DNA, la produzione dei globuli rossi e lo sviluppo del cervello e del midollo spinale del bambino durante la gravidanza. È anche legato a un ambiente migliore per lo sviluppo dell'ovulo nelle donne e un aumento del numero e della motilità degli spermatozoi negli uomini.
Gli alimenti che ne sono ricchi sono: cereali integrali, crostacei, barbabietola, arance, uova, legumi soprattutto fagioli, piselli e lenticchie, verdura a foglia verde come spinaci, broccoli, cavoli e cavoletti di Bruxelles.
- Anche la vitamina B12 è importante per la produzione di globuli rossi e lo sviluppo del cervello del bambino durante la gravidanza. Un buon apporto di vitamina B12 è legato a un minor rischio di problemi di ovulazione che impediscono di rimanere incinta. Mentre negli uomini, può aiutare a sostenere la qualità degli spermatozoi.
Sono ricchi di vitamina B12 il latte, il manzo o il pesce, soprattutto vongole, salmone e tonno.
- I grassi omega-3, un tipo di grassi insaturi essenziali per lo sviluppo del cervello, per la struttura cellulare e per la produzione di ormoni. Influiscono positivamente sulla qualità degli ovuli, sull'invecchiamento delle ovaie e sulla motilità degli spermatozoi; mentre durante la gravidanza, gli omega-3 aiutano a costruire la struttura delle cellule del bambino.
Per assumerne la giusta quantità, si può mangiare pesce azzurro come il salmone, la trota, lo sgombro, il tonno e le sardine, ma non solo. Esistono, infatti, alcune fonti vegetali di omega-3, come i semi oleosi (di lino, di canapa o di chia) e la frutta secca (soprattutto le noci).