Il 12 Maggio ricade la Giornata mondiale della Fibromialgia, dedicata a questa patologia, non ancora riconosciuta ma che ha un impatto, spesso pesante, sulla qualità della vita dei pazienti.
La fibromialgia, è una sindrome caratterizzata da dolori muscolo-scheletrici, astenia (ovvero una sensazione di affaticamento), ma anche sbalzi d’umore correlati anche a problemi di insonnia e di memoria.
La fibromialgia è spesso associata anche a disturbi psichiatrici come depressione e ansia oltre che disturbi associati allo stress come il disturbo post-traumatico da stress.
Ancora non sì conoscono le cause ma diversi possono essere i fattori che intervengono nell’insorgenza della malattia tra cui: fattori genetici, neurochimici, ambientali, ormonali e psicologici; spesso i sintomi, ovvero un’amplificazione del dolore, compaiono dopo un trauma fisico, interventi chirurgici, infezioni o un importante stress psicologico.
Si stima che in Italia ne soffrono quasi quattro milioni di persone: numeri che fanno della fibromialgia la seconda malattia reumatica, in termini di diffusione, dopo l’osteoartrosi (o artrosi).
Ad oggi è ancora difficile effettuare diagnosi in quanto non sì basa su test di laboratorio o esami strumentali, ma solo sul riconoscimento del dolore diffuso in combinazione con i punti selettivi di dolorabilità localizzati a livello dei muscoli.
Data la complessità della diagnosi al momento non esiste una cura, ma sono disponibili diverse opzioni terapeutiche che hanno come obiettivo quello di alleviare i sintomi tra cui farmaci, tecniche di rilassamento, esercizio fisico, ma anche l’alimentazione.
In questa situazione, infatti, uno stile di vita corretto basato su una sana e corretta alimentazione e sull’attività fisica possono giocare un ruolo importante nel trattamento della sintomatologia.
I consigli alimentari riguardano tutta una serie di piccoli accorgimenti tra cui:
Alimenti sconsigliati e da evitare:
Alimenti consigliati e da preferire:
Altro consiglio utile, è sicuramente quello di assumere cioccolato fondente almeno 80% ma soprattutto bere tisane a base di melatonina, passiflora o valeriana, le quali hanno un duplice effetto, in quanto agiscono sui recettori per il controllo del tono dell’umore,e in più il calore della tisana stessa, favorisce un effetto di rilassamento sulla muscolatura.