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QUALCHE CHILO IN PIÙ DURANTE IL CICLO? E’ NORMALE!

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QUALCHE CHILO IN PIÙ DURANTE IL CICLO? E’ NORMALE!
14 aprile 2021
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Il ciclo mestruale è fenomeno periodico che ha luogo nell'apparato riproduttivo femminile e rende possibile la gravidanza . I sintomi più comuni includono: acne, tensione mammaria, gonfiore, sensazione di stanchezza, irritabilità e sbalzi d'umore. Questi sintomi, nel 20% - 30% delle donne, interferiscono con la vita normale e pertanto si qualificano come sindrome pre-mestruale. 

Il primo ciclo inizia tra i 10 e 13 anni chiamato anche menarca, talvolta può iniziare anche precocemente. Tra il primo giorno di ciclo e il primo giorno del ciclo successivo  può variare tra i 21 e 45 giorni nelle donne giovani e 21- 35 giorni nelle donne adulte. Il ciclo mestruale termina con la menopausa che si verifica tra i 45 - 55 anni di età. 

La perdita di sangue di solito dura tra i 3 e 7 giorni. Il ciclo mestruale è regolato da ormoni ed inoltre ogni ciclo può essere suddiviso in tre fasi, basate sugli eventi dell’ovaio o dell’utero:
La fase follicolare, con ovulazione e fase luteale, mentre il ciclo uterino è diviso in mestruazioni, fase proliferativa e fase secretoria. 

Nella fase follicolare stimolata dalla graduale azione degli estrogeni, le perdite di sangue terminano e il rivestimento dell’utero si addensa; i follicoli nelle ovaie iniziano a svilupparsi sotto l'influenza di una complessa interazione di ormoni e dopo alcuni giorni uno di essi, diventa dominante (i follicoli non dominanti si restringono e muoiono). 

Circa alla metà del ciclo, da 24-36 ore dopo l'escrezione dell'ormone luteinizzante (LH), il follicolo dominante rilascia un ovocita, in un processo chiamato OVULAZIONE. 

Dopo l'ovulazione, l'ovocita vive solo per 24 ore o meno, se non viene fecondato. Se l'impianto non si verifica entro circa due settimane, il corpo luteo si evolve, provocando una brusca caduta dei livelli, sia di progesterone che di estrogeni.

Il progesterone prepara l’endometrio per un eventuale gravidanza dopo l’ovulazione. Se la donna non rimane incinta , il corpo luteo inizia a collassare abbassando livelli di progesterone nel corpo e questo cambiamento provoca le mestruazioni. 

Si ritiene che i livelli di progesterone elevati siano parzialmente responsabili dei sintomi della sindrome pre-mestruale. 

Tra i sintomi ritroviamo :

indolenzimento al seno
sensazione di gonfiore (con aumento del peso provvisorio)
alterazione dell’umore
Il gonfiore può interessare anche le gambe e la causa si può ricercare nella ritenzione idrica.  Questa situazione è dovuta ad un riversamento di scorie da parte dei capillari all’interno dei tessuti, eccesso che il sistema linfatico non riesce a drenare. In questo caso si forma un edema localizzato al di sotto dei tessuti, in particolare a livello delle gambe. Qui entra in causa soprattutto l’aumento della secrezione di progesterone. Il progesterone ha un effetto sulla muscolatura liscia dell'organismo, tale da determinare una diminuzione della sua motilità con conseguente distensione addominale, causa del senso di gonfiore avvertito in questo periodo. 

 

Nei giorni che precedono il ciclo è consigliabile una dieta iposodica quindi a basso contenuto di sale per evitare ulteriormente il gonfiore e la ritenzione durante il ciclo. 

Questo significa:

Evitare alcuni alimenti ricchi di sodio quali salumi, insaccati, formaggi, carne e pesce affumicati e anche tutti i prodotti da forno, come pane, pizza e biscotti.
Evitare un’alimentazione particolarmente ricca di grassi saturi derivanti perchè può rallentare il sistema linfatico, affaticandolo con l'entrata in circolo delle goccioline di grasso acquisite con l'alimentazione, che possono "intasare" il drenaggio linfatico. E’ importante seguire una dieta a basso contenuto lipidico, 
Preferire il consumo di frutta e verdura. Questi alimenti contengono molti lignani, che sottraggono dal circolo gli ormoni in eccesso ristabilendo l'equilibrio ormonale. Inoltre la frutta e la verdura contengono un buon apporto di acqua e sali minerali che riescono a ristabilire la situazione idro-salina, aumentando la diuresi ed eliminando le scorie in eccesso. Recenti studi hanno dimostrato infatti che minerali quali Calcio e Magnesio possono migliorare la sintomatologia associata alla sindrome pre-mestruale. Questi minerali poc'anzi citati possono essere assunti attraverso alcuni alimenti, come ad esempio mais, fichi, mele, noci, mandorle, pesce, pesche e albicocche. In situazioni particolarmente gravi di ritenzione idrica è utile usare prodotti fitoterapici drenanti come il tè verde ricco di antiossidanti sotto forma di tisane, infusi contenenti betulla.
In caso di complicanze a carico del microcircolo venoso è utile usare estratti a base di flavonoidi presenti principalmente in frutti dal colore viola come prugne ed uva che diminuiscono la permeabilità capillare.

Non dimentichiamo che sì tratta sempre di una sintomatologia passeggera che termina insieme alla fine delle mestruazioni e che bisogna ricorrere a farmaci antinfiammatori e drenanti solo in casi di insopportabilità della sintomatologia.

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