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ANCHE “SGARRARE” FA BENE!

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ANCHE “SGARRARE” FA BENE!
10 dicembre 2020
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Il termine “SGARRARE” significa “COMMETTERE UN ERRORE” in senso generico ed in senso più specifico, applicato all’alimentazione significa “uscire fuori dai binari di una sana alimentazione, concedendosi alimenti non proprio dietetici”.
Io tendo sempre a mettere fra virgolette questa parola perchè non la trovo molto adatta a questo tipo di comportamento, nel senso che, se siamo a dieta e ci concediamo qualche extra non previsto, non stiamo “commettendo un errore”, può succedere che il nostro corpo possa chiederci calorie in più o possa farci venire delle “voglie” di alcuni cibi.
L’errore vero e proprio, a parer mio, si palesa nel momento in cui RIPETUTAMENTE ci concediamo, anzi ci sfamiamo con cibi poco sani e, su 7 giorni magari 2 li passiamo mangiando in una maniera “pulita” ed i restanti 5 ingurgitando alimenti e calorie di cui, non solo non necessitiamo, ma che rischiano di farci accumulare depositi adiposi e scorie.
Nei miei piani alimentari il cosiddetto “sgarro” è SEMPRE previsto, salvo nei primissimi giorni detossificanti in cui c’è necessità di ripulire il corpo dagli eccessi di liquidi e tossine accumulati. Perchè è sempre previsto? Perchè non solo fa bene alla mente, ma fa bene proprio al corpo.

  • AIUTA A MANTENERE IL METABOLISMO ATTIVO: Una vita seguendo una dieta ipocalorica non possiamo condurla perchè oltre ad impazzire, rischiamo di far capire al nostro corpo che stiamo vivendo in un lungo periodo di cosiddetta “carestia” per cui, se dopo settimane o mesi di sacrifici ci concediamo il lusso di sgarrare, egli farà di tutto per non lasciare andare via quelle calorie in più, ottenute dopo così tanto tempo.
    Chiaramente non si tratta di un fenomeno consapevole, ma di un meccanismo di difesa messo in atto a livello ormonale che ci consente di mettere qualche “scorta di grasso” da parte per fronteggiare il prossimo momento di “carestia”.
    Invece, concedersi uno o due pasti liberi dopo 7\10 giorni di regime dietetico fa capire al nostro organismo che è tutto ok, che sì tratta di una restrizione momentanea e non c’è nessun pericolo di “carestia” in atto. Inoltre ciò aiuta il metabolismo a “mantenersi sull’attenti” e sempre vigile davanti alla necessità di dover consumare più calorie e non solo quelle derivanti da pranzi e cene a base di “merluzzo, petto di pollo, insalata e broccoli bolliti”.
    Ecco il segreto per evitare che il metabolismo si “addormenti” o si “blocchi”
  • NON TUTTI I GRASSI SONO DA PERDERE! Il Grasso non è contenuto nel nostro corpo come se fosse una “Piaga Divina” ed il nostro obiettivo di vita non è perderlo del tutto. Quello che va contrastato e perso è il grasso in eccesso, quello che eccede in primis sugli organi vitali affaticandoli, il cosiddetto “grassi viscerale” ed in secundis quello che sì deposita in eccesso a livello sottocutaneo creando i cosiddetti “cuscinetti”. Essere in salute significa evitare il rischio di patologie cardiovascolari e la Sindrome Metabolica, conservando una quota di grasso definito “essenziale”.
    Una dieta ipocalorica continua ed una perdita eccessiva di grasso, intaccando anche le scorte di grasso essenziale, sono il preludio al rischio di altre patologie e disturbi ormonali seri. Concedersi lo sgarro settimanale ci consente di mantenere quella quota di grasso essenziale, necessaria alle funzioni vitali!
  • MIGLIORA L’ASPETTO DEL VISO: Condurre una vita di restrizioni alimentari non è sano: chi lo fa ce l’ha scritto letteralmente in viso attraverso solchi profondi a livello degli zigomi, espressione tesa, occhi e pelle dal colorito spento. In molti casi abbiamo anche un evidenziarsi delle occhiaie sia a livello di profondità che di colore più marcato. Beh, se questo è l’aspetto che avete concedetevi un bello sgarro e vedrete che già dal giorno dopo le occhiaie si attenueranno, la vostra pelle avrà un colore più vivace e i vostri occhi saranno più brillanti!

Ultima, ma non per importanza, c’è la motivazione mentale correlata allo sgarro: infatti sapere che dopo 6\7 giorni di dieta ci sarà il pasto libero aiuta molto nell’essere più “ortodossi” nel seguire il piano alimentare settimanale.
Ovviamente c’è sempre da tenere presente che concedersi pasti liberi non significa rischiare di andare in ospedale per un’indigestione o un attacco di appendicite, ma significa premiarsi per essere stati “bravi” durante la settimana nell’attenersi al piano alimentare, soddisfare le voglie di alcuni cibi più ricchi di zuccheri e di grassi ed approfittare di quest'occasione per vivere la socialità e le serate spensierate in compagnia.

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