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L’artrite reumatoide è una malattia autoimmune cronica, colpisce le articolazioni le quali sì presentano gonfie, dolenti, rigide e calde. Il riposo peggiora la sintomatologia.
Le cause scatenanti l’artrite reumatoide non sono chiare, si ritiene possa dipendere da una combinazione di fattori ambientali e genetici.
Il meccanismo fisiopatologico coinvolge il sistema immunitario, il quale attacca le articolazioni e provoca infiammazione, ciò comporta l’ispessimento della capsula articolare con interessamento anche dell’osso e della cartilagine.
L’incidenza dell’artrite reumatoide oscilla tra lo 0,5 e l’1% nei paesi industrializzati e colpisce prevalentemente le donne adulte di mezza età.
L’artrite reumatoide è quindi una malattia in cui il sistema immunitario si attiva a scapito dei tessuti connettivi. Non esiste una cura risolutiva, ma sicuramente alcuni comportamenti possono migliorare o comunque rallentare il progresso patologico, tra questi sicuramente l’alimentazione e l’esercizio fisico. L’esercizio fisico regolare è consigliato per preservare la forza muscolare e la funzionalità fisica.
Per quanto riguarda l’alimentazione esiste una vera e propria strategia alimentare per ridurre l’infiammazione. Vi sono infatti alcuni cibi che hanno la tendenza ad essere più infiammatori, e che pertanto dovrebbero essere evitati. Altri invece agiscono come antinfiammatori naturali ed il loro consumo è in grado di alleviare i fastidi causati da questa malattia.
In particolar modo è bene inserire frequentemente tutti quegli alimenti che regolano gli ormoni responsabili dell’infiammazione: citochine, eicosanoidi e insulina.
E’ anche molto importante prestare attenzione al corretto abbinamento dei cibi, distribuendo in maniera adeguata proteine, grassi e carboidrati (prediligendo quelli a basso indice glicemico) per evitare dei picchi.
L’apporto corretto dei nutrienti è fondamentale, il processo infiammatorio provoca infatti una riduzione della massa magra e della forza muscolare, è necessario quindi garantire al muscolo un adeguato apporto nutritivo per contrastare l’affaticamento.
Bilanciare gli acidi grassi omega-3 e omega-6 è anch’esso un fattore influenzante gli ormoni infiammatori. Lo squilibrio tra questi due acidi grassi è spesso causato dalle diete occidentali a causa del consumo eccessivo di prodotti grassi e confezionati.
Quali sono gli alimenti da evitare o limitare?
Quali sono invece i cibi da preferire?
La dieta da seguire in caso di artrite reumatoide non si discosta molto rispetto ad un regime alimentare equilibrato.
Per cercare di ridurre l’infiammazione bisognerebbe evitare tutti quei cibi che sono considerati irritanti per l’organismo. E’ preferibile consumare alimenti ricchi in acidi grassi in modo da equilibrare il rapporto tra omega-6 e omega-3.
In merito alle proteine animali bisognerebbe sostituire la carne rossa con il pesce prediligendo quello azzurro, particolarmente ricco in omega-3 come:
Tra gli alimenti ad azione antinfiammatoria sono da preferire le cipolle, il cetriolo, il cavolfiore (contenente bromo utile per alleviare i dolori) e i frutti come ananas, fragole, lamponi.
Anche l’idratazione risulta essere fondamentale, essa infatti in generale apporta ottimi benefici a tutto l’organismo. Nel caso di ossa e articolazioni, ed in particolar modo per chi soffre di artrosi, è importante idratarsi al meglio per mantenere lubrificate le articolazioni e ridurre l’artrite tra le cartilagini. Una buona idratazione garantisce anche il mantenimento di un buon volume muscolare con il passare del tempo.
In ultimo è importantissimo monitorare i livelli di calcio e vitamina D ed in caso, in accordo con il proprio medico, valutare una integrazione.
