Quanta frutta secca mangiare al giorno? La frutta secca a guscio comprende noci, nocciole, mandorle, pinoli, arachidi, pistacchi, castagne e noci di cocco.
E’ imprescindibile da un sano regime alimentare, che abbia come obiettivo oltre la perdita di peso, anche un buono stato di salute.
I benefici della frutta secca sono infatti molteplici e ottimi per proteggere la nostra salute.
Occorre consumarla però nel modo corretto per godere al massimo dei suoi benefici.
Ad esempio, la frutta secca è sana solo se consumata cruda e in alcuni specifici momenti della giornata. I momenti migliori per consumare frutta secca sono a colazione, magari in aggiunta ad uno yogurt contenente anche miele o cioccolato fondente, oppure come spuntino a metà mattinata, magari in abbinamento ad una tisana o ad una spremuta d’arancia.
Mangiandola al mattino è possibile infatti beneficiare del suo massimo potere saziante e fare un pieno di energia, oltre che essere sicuri di smaltire le calorie assunte durante l’intera giornata.
La frutta secca infatti presenta un elevato contenuto calorico (circa 600 kcal per 100 g), motivo per cui è bene consumarla con prudenza, senza superare la dose raccomandata di circa 30-40 grammi al giorno.
L’alto contenuto calorico è dovuto soprattutto alla consistente presenza di grassi (circa 90%, non a caso si parla anche di “frutta oleosa” o “frutta lipidica”).
Questi grassi, però, si trovano per lo più sotto forma di acidi grassi insaturi e polinsaturi (soprattutto Omega-6 e Omega-3, quelli cosiddetti “buoni”).
Essi contribuiscono ad abbassare i livelli di trigliceridi e colesterolo nel sangue e, quindi, a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
Questi frutti hanno, per di più, pochi zuccheri e una buona quantità di proteine (circa il 12-13% per 100 g di alimento), da cui l’elevato potere saziante.
La frutta secca a guscio è molto ricca di vitamina B ed E, di cui sono note le proprietà antiossidanti in grado di tenere sotto controllo i pericolosi effetti dei radicali liberi, contrastando l’invecchiamento.
Inoltre, è ricchissima di sali minerali come magnesio, potassio, ferro, rame, fosforo e calcio e di fibre.
Proprio a causa della grande quantità di fibre in essa contenuta, la frutta secca è da evitare per coloro che soffrono di patologie dell’apparato digerente, quali colite, rettocolite ulcerosa, gastrite, ulcera e morbo di Crohn, in quanto potrebbero presentarsi problemi quali diarrea, aerofagia o irritazione.
Va assolutamente evitata inoltre se si soffre di gotta, poiché l’organismo non riuscirebbe a smaltire gli acidi nucleici contenuti nei frutti, provocando un accumulo di acido urico nel sangue che si deposita poi nelle articolazioni.
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